La cava denominata Romana esistente nel comunello di Forno pervenne all’attuale società insieme con altri possessi dalle seguenti ditte:
Enrico Waghner che vi lavorò da fine 700 sino al 1863.
Poissant Freres che vi lavorò dal 1864 al 1880.
La società anonima Marble le Chateau che vi lavorò dal 1881 al 1924.
Dal 1924 al 1940 Marchetti Gino e Franzoni Giuseppe con partecipazione in quote anche dell’editore Rizzoli.
Dal 1941 al 1968 acquisì il totale delle quote la famiglia dell’editore Rizzoli.
Alla fine degli anni sessanta la società fu acquisita dalla famiglia Soldani fino al 1997 anno in cui fu ceduta alla famiglia Turba.
La cava non ebbe mai periodi di chiusura nemmeno durante la prima e la seconda guerra mondiale occupando costantemente maestranze intorno alle cinquanta unità. In questo bacino viene estratto il famoso marmo denominato Bianco “P”. Questo è sempre stato il marmo più pregiato fra i bianchi, ha una grana finissima, un colore uniforme ed una lavorabilità eccezionale. Incerta rimane da sempre l’origine del nome, da alcuni attribuito al cognome di uno dei proprietari ovvero Freres Poissant e per altri attribuito alla “P” di purezza unica di tale materiale.
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