Zona di estrazione: MASSA
Collocazione Geologica: GIURASSICA
Impieghi prevalenti: TUTTE LE APPLICAZIONI INTERNE ED ESTERNE
Carico di rottura a compressione semplice: Kg/Cm2 1202
Carico di rottura a compressione semplice dopo trattamento di gelività : Kg/Cm2 12
Coefficiente di imbibizione (in peso): %1,10
Carico di rottura a trazione indiretta mediante flessione: Kg/Cm2 227
Resistenza all’urto: altezza minima di caduta Cm 57
Coefficiente di dilatazione lineare termica: mm/m°C 0,0029
Usura per attrito radente: coefficiente relativo di abrasione (rapporto tra le altezze degli strati abrasi nel granito di San Fedelino e nel campione in esame) 0,20
Peso dell’unità di volume: Kg/m3 2710
Modulo di elasticità normale: Kg/Cm2 591000
Microdurezza Knoop: Kg/mm2 127
Il marmo Bianco “P” viene estratto dalla Cava Romana con l’ausilio di mezzi e tecnologie all’avanguardia sotto la quotidiana e scrupolosa gestione del titolare Turba Giorgio. Successivamente viene trasportato con mezzi propri nello stabilimento deposito di Massa dove viene trasformato e commercializzato in blocchi, lastre e lavorati.
La Cava “Romana” è una delle più antiche cave conosciute a livello mondiale per il tipo di marmo che solo lì si estrae: il Bianco “P”.
Il Bianco “P” è un marmo a grana molto fine; di una bianchezza superiore alla lattea che sorprende, privo di qualsiasi macchia o venatura a pasta di statuario.
La cava denominata Romana esistente nel comunello di Forno pervenne all’attuale società insieme con altri possessi dalle seguenti ditte:
Enrico Waghner che vi lavorò da fine 700 sino al 1863.
Poissant Freres che vi lavorò dal 1864 al 1880.
La società anonima Marble le Chateau che vi lavorò dal 1881 al 1924.
Dal 1924 al 1940 Marchetti Gino e Franzoni Giuseppe con partecipazione in quote anche dell’editore Rizzoli.
Dal 1941 al 1968 acquisì il totale delle quote la famiglia dell’editore Rizzoli.
Alla fine degli anni sessanta la società fu acquisita dalla famiglia Soldani fino al 1997 anno in cui fu ceduta alla famiglia Turba.
La cava non ebbe mai periodi di chiusura nemmeno durante la prima e la seconda guerra mondiale occupando costantemente maestranze intorno alle cinquanta unità.
In questo bacino viene estratto il famoso marmo denominato Bianco “P”.
Questo è sempre stato il marmo più pregiato fra i bianchi, ha una grana finissima, un colore uniforme ed una lavorabilità eccezionale.
Incerta rimane da sempre l’origine del nome, da alcuni attribuito al cognome di uno dei proprietari ovvero Freres Poissant e per altri attribuito alla “P” di purezza unica di tale materiale.
L’attività oggi si svolge in due siti:
- in sotterraneo Cava Romana – galleria
- a cielo aperto Cava Romana – Rava
Alla galleria si accede percorrendo un tunnel di circa 400 mt. Scavato nella roccia tutto a mano nel 1927 e adattato una prima volta nel 1972 allo scopo di poter caricare i blocchi di marmo direttamente sui camion all’interno della galleria adattato una seconda volta nel 2002 per facilitare l’ingresso a mezzi ancora più grandi.
Nel cantiere sotterraneo Cava Romana – galleria è stato individuato un corso di marmo Bianco “P” che in questo periodo sta dandoci notevoli soddisfazioni per la sua qualità. Al cantiere Rava si accede tramite strada di arroccamento sul versante Cerignano. Questo cantiere è stato riattivato dopo anni di non attività.
In questo cantiere ad oggi abbiamo individuato quattro differenti corsi di marmo Bianco “P”. La loro lavorazione però è risultata molto difficoltosa a causa dell’enorme massa detritica da cui erano sommersi. Incerto rimane da sempre il nome della cava da alcuni attribuito al periodo storico romano.
La Cava Romana si raggiunge percorrendo la strada comunale Massa Forno e seguendo il fiume Frigido direzione nord e più a monte verso nord est verso la località Biforco fino ad arrivare alla località Rava.
La Cava Romana rimane da sempre una delle cave più importanti e famose del comprensorio estrattivo delle Alpi Apuane.
Contrariamente a come si usa nella coltivazione della cave nelle Apuane questo marmo non può estrarsi in grandi quantità e con grandi abbattimenti, poiché per la sua costituzione geologica non si trova in grandi giacimenti, ma a serie di strati alternati dei quali il marmo ricercato è la minor parte in mezzo a rocce quarzose e dolomitiche di nessun valore.